Oman

Oman, Riviera d’Oriente dell’Oceano Indiano
Il Sultanato dell’Oman è situato nella porzione sud-orientale della Penisola Arabica, ha un’estensione maggiore dell’Italia con i suoi 309.500 km², ma conta solo 2.400.000 abitanti.
Punto di incontro tra l’Asia e l’Africa, l’Oman è un paese montuoso circondato da deserti che si affaccia sull’Oceano Indiano e sul Mar d’Arabia. Caratterizzato da 3 climi diversi, temperato, desertico e tropicale, l’Oman si raggiunge in meno di 8 ore di volo dall’Italia ed è a sole +3 ore di fuso (+2 quando in Italia vige l’ora legale). Il Sultanato ospita diversi siti annoverati fra i patrimoni UNESCO e interessanti percorsi culturali come la via dell’incenso, nella regione del Dhofar. La capitale Mascate, i wadi e le montagne, il deserto e i piccoli villaggi sono i guardiani di antiche tradizioni e dell’affascinante natura del Sultanato. Quasi fosse sospeso nel tempo, l’Oman si apre al moderno con un occhio di riguardo per le proprie tradizioni: sport estremi e animati suk, lussuosi resort con moderne SPA convivono con antiche fortezze e tradizioni dei popoli del deserto

Tradizioni e progresso: il commercio del gas accanto a quello dell’incenso, l’omanita con il cellulare all’orecchio accanto al beduino alla guida di un cammello, i costumi tradizionali accanto al consumismo occidentale, accampamenti accanto ad architetture all’avanguardia, automobili di lusso accanto al pick up carico di dromedari. È un paesaggio contrastante: spiagge dorate o bianchissime, dove periodicamente le tartarughe depongono le uova, fiordi, oasi rigogliose tra le montagne, sorgenti di acqua cristallina, distese di dune di sabbia rossa, piantagioni di banani.

Un passato ricco ed importante, infrastrutture moderne ed organizzazione in cammino verso il futuro. Ed ancora un vero e proprio mosaico etnico, caratterizzato da una cordiale ospitalità, in un paese tranquillo e stabile, ancora nuovo al turismo.

Capitale: Muscat

Popolazione: 2.398.000 circa

Superficie: 309.500 Km quadrati

Religione: in prevalenza musulmana. Sono presenti anche minoranze induiste e cattoliche.

STORIA, DESTINAZIONI E CITTA’

In Oman si parla spesso di ‘rinascita’: il governo si è impegnato in un processo di rinnovamento per far uscire il Paese dall’isolamento. L’Oman ha oggi ospedali efficienti, università, una rete elettrica che arriva anche nell’interno più profondo, una rete stradale in continuo miglioramento. È un Paese tranquillo e stabile, con un tasso di criminalità bassissimo, molto moderno, che ha saputo però conservare intatta l’atmosfera del passato. È ormai accertato che il paese fosse abitato già nel 5000 a.C., quando la parte meridionale era il fulcro del commercio dell’incenso, ricavato dal succo dell’albero e scambiato con oro e con spezie indiane, che venivano commercializzate in tutta l’Arabia. In epoca pre-islamica l’Oman prosperò grazie al commercio del rame con i suoi vicini del Golfo.
Il Paese conobbe un periodo di isolamento che durò fino al 630 a.C., quando AmrIbn al- As portò ai regnanti dell’Oman una lettera del Profeta Maometto segnando l’avvento dell’Islam nel Paese. Nel 1650 la parte meridionale era uno stato stabile ed unificato, che conquisterà negli anni successivi un impero di grandi dimensioni che controllava zone strategiche sulla costa africana, come Zanzibar e Mombasa, in India e Pakistan; le tracce di questa influenza sono ben visibili oggi nella cultura e nella popolazione omanita. L’impero si divise presto, ed il novecento fu segnato da grandi spaccature ma infine l’Oman fu finalmente riunificato nel 1959 dal Sultano Said anche se rimase politicamente, economicamente e socialmente retrogrado e isolato. Il Sultano Qaboos Bin Said, grazie a importanti riforme, in soli 30 anni ha portato l'Oman ad uno straordinario livello di civiltà, cultura e sicurezza.
Questo è l'OMAN... dalla penisola di Musandam, a Nord, parte una catena montuosa, i monti Hajar che, con la vetta più alta, il Jebel Sham, raggiunge i 3000 metri attraversando tutta la parte est, a ridosso del mare. La popolazione si concentra nella pianura Batinah, che dal confine con gli Emirati si estende fino a Muscat. A Sud di Muscat inizia la zona desertica, che intervalla zone rocciose solcate da wadi a vaste zone di dune di sabbia a spiagge bianche e dorate. A Sud poi la zona del Dhofar, verde e pianeggiante, caratterizzata dal clima monsonico.

La capitale Muscat merita sicuramente una visita: composta da una serie di sobborghi lunga più di 60 km, stretta tra mare e montagne, è sede del principale palazzo del Sultano e di forti risalenti all’occupazione portoghese, con la Grande Mosqea, simbolo della ‘rinascita’ del Paese, dalle raffinate architetture di marmo di Carrara, un animato suq tradizionale ed i dhow che prendono il largo dalla Corniche, la passeggiata lungo il mare.

Poi Nizwa, graziosa oasi tra le montagne, con un vivace suq tra le piantagioni di datteri e un forte che con quelli di Bahla e Jabrin è tra i più belli del paese. Qui vicino il Jebel Akhdar, altopiano a 2000 metri di altezza, un’area fertile formata da un labirinto di wadi e terrazze con alberi di albicocchi e melograni, e miriadi di rose dai cui petali si ricava l’”attar”, estratto dell'acqua di rose, e il Wadi Ghul, detto il Gran Canyon d’Arabia.

A Sud di Muscat vi sono belle spiagge, con le tartarughe che vengono a deporre le uova nei pressi di di Sur: questa cittadina è famosa per la costruzione dei dhow (imbarcazioni costruite interamente in legno, ancora con metodi tradizionali) e base di partenza per effettuare escursioni agli spettacolari wadi, tra pozze verde smeraldo e piantagioni a terrazza, fino a giungere alla distesa di dune rosse di Wahiba Sands, patria di cammelli e beduini.

All’estremo Nord ecco una Penisola che si sta affacciando ai visitatori esperti: il Musandam, con i suoi piccoli dimenticati villaggi, nascosti tra i fiordi, con una natura selvaggia e raggiungibili solo in barca.

Da ammirare, per le spettacolari bellezze naturali, le isole Daymanyat, dichiarate Parco Naturale e Parimonio dell'Unesco. Sono la meta ideale per gli amanti del diving e dello snorkeling, ma accolgono ogni visitatore che voglia immergersi in un mondo ancora incontaminato, ammirando un mare spettacolare, fondali ricchi di specie marine rarissime e spiagge bianche e fini come la farina.

Nell’estremo Sud merita una visita la città di Salalah, seconda per importanza in Oman, che, con il suo clima monsonico, offre un panorama da località tropicale: era l'antica via dell’incenso, con belle spiagge, rovine storiche Patrimonio dell'Unesco, ed un singolare mosaico etnico.

SALALAH (Regione del Dhofar - OMAN DEL SUD)
Eventi e cultura

D'estate il Dhofar si anima con feste ed eventi: da non perdere, nella Capitale Salalah, il Salalah Festival, che ogni anno, da metà luglio a fine agosto, attira più di un milione di visitatori da tutti i Paesi del Golfo Arabo. Ricca di cultura e tradizioni, la regione del Dhofar è nota anche per il deserto Rub Al-Khali e la città perduta di Ubar; le spiagge di Mughsail e il famoso Wadi Darbat, gli scavi di Taqa e le vestigia nel porto regio della Regina di Saba, sulla via dell’incenso.
Il Dhofar, in estate, è anche sinonimo della raccolta dell’incenso: è emozionante ammirare i beduini durante la raccolta della resina pastosa, che ha fatto la ricchezza del Sultanato nell’antichità e nel Medioevo. La raccolta si esegue in Maggio e Giugno, mentre la lavorazione avviene durante l’Estate, per essere poi pronta a Settembre per il grande mercato dell’incenso.
L’antica via dell’Incenso, con gli alberi di Wadi Dawkah, l’oasi di Shisr-Wubar e l’antico porto di Khor Rori, sono protetti dall’UNESCO come patrimonio dell’Umanità.

... viaggiando tra i FIORDI DEL MUSANDAM

Un'esperienza davvero speciale, emozionante, in un territorio intatto nelle sue tradizioni e bellezze naturali impagabili, rese ancora più tangibili durante l'escursione con i dhow, dove l'uomo si sente parte di ciò che lo circonda, in compagnia dei delfini e di tanti altri pesci colorati, circondato da coralli e da montagne selvagge... tutto questo si trova nell’estrema regione Nord del Sultanato dell'Oman, nel Musandam, punto strategico fin dall'antichità per il controllo della navigazione delle merci nel golfo d'Arabia.
Qui si va alla scoperta di un paesaggio aspro, in una regione isolata che vive principalmente di pesca.
Questa regione è denominata la Norvegia d'Arabia, qui è possibile avvistare numerosi animali quali, cormorani, tartarughe giganti, delfini e innumerevoli specie di pesci.


...passione DIVING
Oasi di corallo: diving nel Sultanato dell’Oman

L’Oman sta rapidamente affermandosi qualemeta ambita per le immersioni subacquee in Medio Oriente. Merito dei fondali del Mar Arabico, popolati dalla fauna marina che trova rifugio nella barriera corallina e della riserva naturale marina delle isole Damaniyat, al largo delle coste davanti alla città di Barka.
Questo gruppo di nove isolette disabitate, ha una barriera corallina che si estende fino ad una profondità di 20 metri ed è considerato uno dei siti di immersione più belli del Sultanato dell’Oman. La parte Nord delle isole è rocciosa e consente immersioni fino ai 30 metri, mentre la parte meridionale ha meravigliosi reef a profondità massime di 10/15 metri, indicati anche per chi ama il semplice snorkeling. La riserva ospita un numero e una varietà di fauna marina tale da lasciare sbalorditi anche i subacquei più esperti: qui si possono ammirare branchi di barracuda, pesci pipistrello, mante, seppie, aragoste, serpenti di mare, tonni, aquile marine e tartarughe, squali leopardo e squali balena. Le balenesono vicine alla costa nei mesi di febbraio e marzo, mentre si possono ammirare i delfini tutto l’anno.
In aggiunta agli abbondanti coralli, ai meravigliosi reef, alla incredibile vita marina, le isole sono luogo di sosta per uccelli migratori e tartarughe di mare, che qui depongono le uova sulle spiagge deserte.

… tra DUNE e DESERTI
L'Oman è caratterizzato da paesaggi autentici e grande forza: le aspre e spettacolari montagne del massiccio Hajar sono circondate da valli, oasi e villaggi che precedono la vasta distesa desertica con altissime dune di sabbia rosse, gialle, ocra e dorate. Se ci si addentra nel deserto e si vive il suo spirito si riesce ad apprezzare a fondo la straordinaria natura del Sultanato. La statine ideale per visitarlo è l’Autunno, con le sue temperature favorevoli e la quasi totale assenza di escursione termica.
Il territorio del Sultanato dell'Oman è per l’80% desertico. I suoi deserti sono: Rub al-Khali, il deserto di sabbia; Sabkha, con il lago salato di Um Al-Samin; Hamadas, con il deserto roccioso di Jiddat el Harassis e le dune, con le Sabbie di Wahiba, nella regione di Sharqiyaah, territorio dei Beduini, nel quale si trova la regione di sabbia pietrificata più vasta del mondo.
Il deserto, forse il più misterioso fra i paesaggi dell’Oman, abbracciato dalle montagne, intriga e affascina anche il viaggiatore più disincantato. Wahiba Sands, oceano di sabbia, come spesso viene chiamato in Oman, è un’immensa distesa di dune che si perdono a vista d’occhio, tramonti infocati, il passaggio di carovane con beduini nei loro abiti tradizionali, dromedari e tappeti variopinti. Situato nel cuore del Paese, a circa 4 ore di macchina da Muscat, può essere esplorato con il dune bashing o con un più tranquillo giro a dorso di dromedario. In serata si possono ammirare centinaia di stelle, seduti attorno al fuoco, sotto le tende tradizionali oppure ospiti di comodi accampamenti che offrono ogni comodità.

DA SAPERE

Documenti e formalità doganali:
è necessario il passaporto con almeno sei mesi di validità dalla data di arrivo nel paese, più il visto di ingresso turistico. Il visto turistico, per i cittadini italiani, può essere ottenuto presso l’aeroporto di arrivo nel Paese o presso i principali posti di frontiera con gli Emirati Arabi, previa compilazione di un apposito modulo e del pagamento di 5 reali per soggiorni fino a 10 giorni o di 20 reali per soggiorni fino a 30 giorni . Occorre munirsi di visto multiplo se si intendono effettuare escursioni dall’Oman nelle regione di Musandam (enclave omanita negli Emirati Arabi Uniti). La procedura è estremamente semplice e veloce.
È vietata l'importazione di alcolici (sono consentite solo due bottiglie ai passeggeri non musulmani). Si fa presente che i libri, le cassette audio o video ed i DVD possono essere trattenuti alla dogana al fine di verificarne il contenuto, e che la loro importazione può essere proibita. È vietata l'esportazione di gioielli, e di prodotti artigianali antichi di particolare valore storico. Si ricorda che in Oman è vietato raccogliere coralli e uova di tartarughe sulle spiagge; pertanto non si possono esportare.

Viaggi all'estero di minori:
dal 26 giugno 2012 tutti i minori italiani che viaggiano dovranno essere muniti di documento di viaggio individuale. Pertanto, a partire dalla predetta data i minori, anche se iscritti sui passaporti dei genitori in data antecedente al 25 novembre 2009, dovranno essere in possesso di passaporto individuale.

I voli:
collegamenti con voli di linea giornalieri da Milano e Roma per Muscat, con Emirates via Dubai, Qatar Airways via Doha, Swiss via Zurigo o Lufthansa via Francoforte. Da dicembre 2010 Oman Air ha inaugurato i propri voli diretti da Milano Malpensa.

Il fuso orario:
lancette avanti di 3 ore rispetto all'Italia, 2 quando in Italia è in vigore l'ora legale. In Oman si segue l'ora solare per tutto l'anno.

Il clima:
il periodo migliore per visitare l'Oman è tra ottobre e aprile, con temperature medie attorno ai 25/30 gradi. In questo periodo, nell'interno, le temperature notturne possono scendere anche ben sotto i 10 gradi. Durante l'estate il clima è torrido e soffocante, con temperature che superano i 40 gradi. Nella parte meridionale del Paese, l'estate è interessata dal 'khareef', la stagione delle piogge, che va da metà giugno a metà settembre.

L'abbigliamento:
indispensabile un abbigliamento pratico e comodo. Da non dimenticare costume da bagno, occhiali, copricapo, creme solari, sicalli o giacche per la sera, se si viaggia d'inverno. All'interno di alberghi e resort sulle spiagge di solito non ci sono restrizioni, ma per le visite delle città o in tour è consigliabile un abbigliamento rispettoso, in particolare le donne dovranno indossare pantaloni e camicie con maniche lunghe.

La lingua:
l'arabo è la lingua ufficiale, ma l'inglese è diffuso, data anche la presenza di molti stranieri residenti.

La moneta:
la moneta ufficiale è il rial omanita, indicato con OR o OMR, diviso in 1000 baisa.
Banche e cambia valute si trovano facilmente nei centri principali. Considerando che la maggior parte dei negozi di souvenir accetta euro o dollari americani, la valuta locale sarà da considerarsi necessaria soprattutto per le piccole spese quotidiane come le bevande ai pasti. Allo sportello “Travelex” dell’aeroporto di Muscat, presso il quale si effettua il pagamento del visto in arrivo, si può effettuare un primo cambio valuta. Le carte di credito più diffuse sono accettate soprattutto nei centri principali.

L'elettricità:
la tensione è di 220-240 volts. E’ bene portare con sé un adattatore universale. Eventuali adattatori sono reperibili anche nei principali hotel.

Il telefono:
il sistema telefonico è ben distribuito. Telefoni pubblici e sistema di carte telefoniche sono disponibili nei negozi locali e supermarket. Telefax sono disponibili 24 ore nei principali uffici postali e maggiori hotel. Servizi Internet sono disponibili nei Cyber Cafè e nei principali hotel. Per chiamare l'Italia dall'Oman comporre lo 0039 seguito dal prefisso della località italiana con lo zero e dal numero dell'abbonato. Per chiamare l' Oman dall'Italia comporre lo 00968 seguito direttamente dal numero dell'abbonato. La rete mobile si basa sul sistema europeo GSM9000, quindi il cellulare è utilizzabile a condizione di avere un accordi di roaming. Omantel è il principale gestore di telefonia.

I trasporti:
a parte l'aeroporto di Seeb a Muscat, gli unici scali domestici operativi sono alle estremità opposte del paese, cioè Salalah e Khasab. Le grandi strade di collegamento sono ben tenute, scorrevoli e veloci. Le strade sterrate che si inoltrano nell'interno del Paese sono anch'esse mantenute in ottime condizioni e, spesso, sono percorribili anche da vetture a due ruote motrici. Consigliamo comunque un veicolo fuoristrada a chi si reca nell'interno.

Le vaccinazioni:
nessuna vaccinazione obbligatoria. La disponibilità di medicinali è adeguata. E' consigliabile consumare cibi e verdure cotte e bere acqua e bibite imbottigliate o in lattine, senza aggiungere ghiaccio. Tuttavia, il Paese è quasi del tutto esente dalla classica "dissenteria del viaggiatore".

Le mance:
in genere si usa una mancia del 10% solo negli alberghi e nei ristoranti di categoria elevata, a meno che non sia già compresa una tassa per il servizio. Le mance sono comunque sempre gradite, anche per autisti e guide.

Lo shopping:
ottimi i datteri di produzione locale, così come le spezie. D'obbligo poi l'acquisto di incenso, per il quale il Paese è famoso, in particolare quello di Salalah, magari abbinato ad un incensiere in ceramica. Notevole l'artigianato di oro e argento. In particolare il ' khanjar', tipico pugnale omanita a lama ricurva, con l'impugnatura impreziosita, a volte di fattura pregiata. Poi le caffettiere, in bronzo o argento, ceramiche, cesti in pelle, stuoie in paglia di riso, fodere di cuscini, broccati e sete. I negozi accettano pagamenti in euro o dollari americani, i principali accettano carta di credito.

Le foto e i video:
nelle città in genere si trova il necessario, soprattutto a Muscat. Lo sviluppo è rapido ed affidabile. E' vietato fotografare o filmare qualunque postazione militare (polizia compresa), o ' strategica', come aeroporti, ponti o stazioni ferroviarie. Consigliamo poi di chiedere il permesso per fotografare o filmare le persone, specialmente le donne, e di evitare anche le moschee durante le ore di preghiera. Per film o fotografie nei siti religiosi, attenersi alle indicazioni esposte.

La cucina:
Grazie al lunghissimo tratto di costa, la cucina omanita fa abbondante uso di pesce. Un piatto originario del Sud è il rabees, squaletto bollito e poi fritto. La carne è soprattutto di montone. Forse il piatto più tipico è l' harees, preparato con grano cotto e carne bollita, condito con limetta, peperoncino e cipolla. Da assaggiare sicuramente lo shuwa, carne marinata cotta in un forno d'argilla, servita poi con il rukhal, sottile sfoglia di pane. Gli omaniti hanno una vera passione per i dolci: da ricordare l' halwa, dolce dalla forma allungata fatto con datteri, zafferano, cardamomo, mandorle, noci e acqua di rose. Specialità da assaggiare, il caffè aromatizzato al cardamomo. Ricordiamo che gli alcolici vengono serviti solo nei grandi alberghi.

Le guide:
i nostri tour sono accompagnati da un tour leader italiano e da un esperto capo-spedizione.

Il Ramadam:
è il nono mese del calendario islamico, e in Oman si rispetta il digiuno dall'alba al tramonto; non si richiede ai viaggiatori stranieri, tuttavia invitiamo a mantenere un comportamento rispettoso e paziente. I siti archeologici e i ristoranti sono comunque sempre aperti agli stranieri

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